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Archive for aprile 2022

apnee notturne

Frequenza delle varie manifestazioni cliniche nell’OSAS: Russamento abituale  95% Sonnolenza diurna  90% Sonno non riposante  40% Agitazione notturna  40% Cefalea al risveglio  30% Sensazione di soffocamento nel sonno  30% Alterazioni sfera sessuale (calo della libido)  20% Caviglie gonfie    5% Stanchezza al mattino    5% OSAS : Complicazioni: – Ipertensione sistemica – Ipertensione polmonare

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Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (nota con l’acronimo anglosassone OSAS, Obstructive Sleep Apnea Syndrome). Interessa il 4% degli Uomini ed il 2% delle Donne. Frequenza delle varie manifestazioni cliniche nell’OSAS Russamento abituale 95% Sonnolenza diurna 90% Sonno non riposante 40% Agitazione notturna 40% Cefalea al risveglio 30% Sensazione di soffocamento nel sonno 30% Alterazioni

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Affrontando un gran numero di soggetti di mezza età, spesso in sovrappeso, l’apnea ostruttiva del sonno (OSA) è il più comune disturbo respiratorio correlato al sonno. Collasso parziale o completo delle vie aeree superiori (UA) durante il sonno che causa ripetuti episodi di apnee notturne del sonno, che è il principale meccanismo patofisiologico alla base

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Smettere di russare e apnee notturne – Apnee Ostruttive del Sonno Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (nota con l’acronimo anglosassone OSAS, Obstructive Sleep Apnea Syndrome). Interessa il 4% degli Uomini ed il 2% delle  Donne. Gold Standard Terapeutico : C-pap ( continue- Positive airway pressure ) (Sullivan 1981- Lancet) Frequenza delle varie manifestazioni cliniche […]

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Cosa sono le Apnee Notturne? Le apnee notturne sono un disturbo piuttosto diffuso, che può avere effetti anche seri sulla qualità della vita di chi ne soffre. Di norma, si verificano durante il sonno e possono essere contrastate anche cambiando il proprio stile di vita, laddove non sia necessario intervenire chirurgicamente.

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La Sindrome delle Apnee Notturne Durante il Sonno (OSAS) è una malattia descritta per la prima volta nel 1965 come una alterazione patologica caratterizzata da  “pause” o interruzioni del normale respiro durante il sonno. L’OSAS è caratterizzata: – sul piano Fisiopatologico da: ripetuti episodi di ostruzione parziale (ipopnee)  o completa (apnee) delle prime vie aeree.

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Colpendo un gran numero di soggetti di mezza età, spesso in sovrappeso, l’apnea ostruttiva del sonno (OSA) è il disturbo respiratorio correlato al sonno più comune. Crollo parziale o completo delle vie aeree superiori (UA) durante il sonno che causa ripetuti episodi apneici, che è il principale meccanismo patofisiologico alla base del disturbo, provoca desaturazione

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botox

OBIETTIVI: Rivedere sistematicamente la letteratura scientifica per le prove riguardanti l’uso clinico della tossina botulinica (BTX) per la gestione di vari disturbi temporomandibolari (TMD).

METODI: Una ricerca completa della letteratura è stata condotta su Medline, Web of Science e Cochrane Library per trovare studi clinici randomizzati (RCT) pubblicati tra il 2000 e la fine di aprile 2021 che indagassero l’uso di BTX per trattare i TMD. Gli articoli selezionati sono stati rivisti e tabulati secondo il PICO (pazienti/problema/popolazione, intervento, confronto, risultato).

RISULTATI: È stato selezionato un totale di 24 RCT. Nove articoli hanno usato iniezioni di BTX per trattare il dolore miofasciale, 4 per trattare i TMD articolari dell’articolazione temporomandibolare (ATM), 8 per la gestione del bruxismo e 3 per trattare l’ipertrofia del massetere. Un totale di 411 pazienti sono stati trattati con iniezione di BTX. È stata riscontrata un’ampia variabilità nei metodi di iniezione e nelle dosi iniettate. Molti studi hanno concluso superiorità delle iniezioni di tossina botulinica  BTX rispetto al placebo per ridurre i livelli di dolore del TMD e migliorare l’apertura massima della bocca; tuttavia, ciò non era universale.

CONCLUSIONE: Esiste una buona evidenza scientifica a sostegno dell’uso del Botox per il trattamento dell’ipertrofia del massetere e prove equivoche per i DTM miogeni, ma molto poco per i disturbi articolari dell’ATM. Studi con un migliore disegno metodologico sono necessari per ottenere una migliore comprensione dell’utilità ed efficacia delle iniezioni di BTX per il trattamento dei DTM miogeni e articolari dell’ATM e per stabilire l’efficacia delle iniezioni di tossina botulinica  articolare dell’ATM e per stabilire protocolli adeguati per il trattamento dei diversi DTM.

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disordini-mandibolari

In letteratura sono stati descritti diversi approcci al trattamento conservativo dei disturbi dell’articolazione temporomandibolare ATM.

Tuttavia, in una minoranza di casi che non rispondono a terapie conservative reversibili è necessario un approccio chirurgico all’ATM.

Negli ultimi anni, la sostituzione totale dell’articolazione temporomandibolare con protesi alloplastiche è stata introdotta come opzione di trattamento in presenza di un’articolazione gravemente danneggiata o mutilata, principalmente a causa di gravi malattie articolari, come nel caso di malattie infiammatorie-degenerative complesse, o del fallimento di precedenti interventi. Il presente articolo descrive un caso di intervento di sostituzione dell’articolazione temporomandibolare bilaterale in una paziente di sesso femminile con grave restrizione dell’apertura della bocca e dolore nell’area dell’ATM.

Inoltre, è stata fornita una discussione sulle potenziali indicazioni per la sostituzione dell’ATM, insieme alla descrizione della procedura chirurgica.

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